Il linfodrenaggio è una tecnica di massaggio effettuato da un fisioterapista opportunamente formato che attraverso una serie di manovre specifiche favorisce il drenaggio della linfa dalla zona di ristagno a quella di drenaggio. La parola linfa deriva dal latino “limpha” (acqua) che ne definisce l’aspetto acquoso ed è l’insieme dei liquidi, delle sostanze e degli elementi che circolano nei vasi linfatici. Il sistema linfatico è uno dei sistemi naturali di difesa dell’organismo contro le infezioni; è costituito da un articolato sistema di vasi molto simile a quello circolatorio e con esso è responsabile di un corretto bilanciamento dei liquidi corporei. Il Linfodrenaggio, dunque, viene utilizzato in tutti quei casi in cui vi sia un rallentamento della circolazione linfatica e/o venosa, per cause di varia natura, che comportino l’insorgenza di un edema, ossia un eccessivo accumulo e stasi di liquidi in un segmento corporeo, e/o sensazione di tensione, pesantezza e fastidio. Tale condizione può verificarsi in caso di:
- Linfedema primario e secondario
- Lipedema
- Edemi post traumatici o post chirurgici
- Insufficienza venosa
- Cicatrici
- Ritenzione idrica
- Cellulite
Per ognuna di queste situazioni il Fisioterapista eseguirà un’opportuna valutazione mirata ad elaborare un adeguato e personalizzato piano terapeutico, che oltre al Linfodrenaggio, può comprendere altri interventi di supporto come, per esempio, bendaggio multicomponente, elettromedicali, linfotaping ed esercizio fisico. Importante può essere anche la collaborazione con altri specialisti quali nutrizionista, medico vascolare e tecnico ortopedico.
Il Fisioterapista effettua le manipolazioni del drenaggio linfatico manuale con l’incavo della propria mano abbracciando quanta più cute possibile ed esercitando su di essa una pressione leggera (circa 30-40 mmHg); in questo modo verrà attivato il drenaggio della linfa senza attivare l’irrigazione sanguigna che provocherebbe una maggior filtrazione di liquido ai tessuti. Il trattamento deve iniziare dalla zona prossimale dove viene eseguito uno svuotamento dei linfonodi con l’obiettivo di “creare spazio” ai liquidi che successivamente fluiranno e progressivamente si passa alla zone via via più distali. Non si utilizzano creme o lubrificanti perché se non c’è una buona aderenza sulla pelle non si può spingere bene il liquido sottostante. Trattandosi di una metodica basata su manovre leggere e delicate Il linfodrenaggio non è assolutamente causa di dolore e i Pazienti che lo ricevono riferiscono di percepire fin da subito un grande beneficio in termini “leggerezza” dell’arto trattato e benessere fisico in generale.
Sara Balducci
Serena Pollarini
Adele Terzi
Fisioterapiste
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